“IRRIDUCIBILI” INTRODUZIONE AL TEMA – Rituale di ringraziamento e saluto al luogo che ci ha ospitato per dieci anni

di TIZIANA CODA-ZABET // CONFERENZA D’APERTURA SYMPOSIUM

Sabato 14 giugno 2025

H 9.20

ABSTRACT

Di anno in anno i temi del Symposium emergono.

Da una chiacchierata con un’amica (come per il 2019: “IL POSTO DELL’UMANITA’ NEL VIVENTE”, o per il 2022: “FEMMINILE, IL LUOGO DELLA CURA”), da un evento (la morte di Humberto Maturana nel 2018: “NUOVI PARADIGMI IN EDUCAZIONE E POLITICA, o il Covid nel 2020: “RITORNO ALL’HUMUS. PUÒ IL VIRUS ORIENTARCI AD UNA VITA BIOCENTRICA?”), da riflessioni comuni sulla natura umana (come nel 2021: “NOI, CREATORI DI MONDI”), dalle nostre speranze (come nel 2023: “COSTRUTTORI D’AMORE”).

Il tema di quest’anno ci è stato ispirato da un fisico: Federico Faggin, che in questo periodo ci sta accompagnando per mano, attraverso il mistero della fisica quantistica, nell’esplorazione della coscienza.
Il suo libro: ‘IRRIDUCIBILI” ci ha affascinato e ci appare quanto mai significativo, nell’era della Intelligenza Artificiale, col tentativo di accantonare la grandezza del vivente relegato al ruolo di macchina. Il termine va ricondotto al suo significato più letterale, e anzi, fisico: la coscienza come mattone primario, essenziale, atomico. Dice Faggin che la vita è ancora un mistero. Per spiegarla è necessario un «nuovo concetto di informazione viva, che è inseparabile dalla coscienza e dal libero arbitrio di entità quantistiche… La vita è un sistema olistico in cui tutto è interconnesso».

Conosciamo bene il tentativo del Capitale di cosificare (trasformare in cose) l’essere umano e il vivente, il metodo che rende, ahimè, accettabile lo sfruttamento di natura e popoli, la tortura, la guerra e l’affamamento. Ci siamo nel bel mezzo. Nelle piazze che iniziano a risvegliarsi chiedendo la Pace, nelle nostre coscienze che cominciano a discernere tra propaganda e realtà.
Il termine Irriducibili ci ha dunque conquistati, nei suoi molteplici significati:

– volontà, tenacia, che non si lascia piegare, ferma, salda;
– persona che non desiste dalla lotta;
– che non si può ridurre, cioè rimpiccolire, restringere;
– che la coscienza, come afferma Faggin, è fondamentale, quindi irriducibile e che esiste prima e oltre la materia.

L’invito è di approfondire insieme queste affascinanti ipotesi.

6° Symposium di Educazione Biocentrica - Relatori e Relatrici - Graziella Cortassa

TIZIANA CODA-ZABET

Ho incontrato Biodanza negli anni ’90 e subito ho riconosciuto in questa tecnica la possibilità di integrare le mie tante, apparentemente diverse, esperienze. Ben presto ho iniziato la scuola di formazione, diventando insegnante titolare nel 1994. Ho partecipato agli incontri con malati di Parkinson e Alzheimer organizzati nel 1996. Oggi sono codirettrice del Polo di Formazione di Biodanza del Piemonte, Presidente della Rete delle Scuole di Formazione di Biodanza italiane.

VABBE’, MA IO, CHI SONO?

Una donna, in continua ricerca, ma senza ansia. Una “curandera”, una strega, una sperimentatrice di stati di coscienza ampliata, ma senza assumere sostanze estranee al mio corpo. Una figlia, una madre, un’amica, un’amante, una nonna, un essere vivente insaziabilmente curioso della vita.

Amo le persone, le lunghe camminate, il contatto con la natura, la danza, la lettura, parlare con gli amici, ridere, piangere, studiare, aprire gli occhi al mattino per scoprire i colori e i gusti della giornata, chiudere gli occhi alla sera mormorando “grazie”, sentire la ricchezza del mondo, anche in mezzo alla bufera. I miei figli sono i miei maestri.                                                                                           

Odio le dipendenze, ciò che mi toglie la libertà di assumere la mia vita e di scegliere.

E cammino, come tutti, in bilico sul ciglio, come il Matto dei tarocchi, con molta attenzione e con il piacere di ogni passo.