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IO CI SONO PER TE, TU CI SEI PER ME: COSTRUIRE RELAZIONI SANE

di MANUELA LEVI E ANTONELLA MINA // VIVENCIA

Domenica 18 giugno 2023

H 12.15 – 13.15

ABSTRACT

John Bowlby, psicoanalista inglese, spiega come funzionano i rapporti interpersonali sani in base al concetto di base sicura, sfatando il mito dell’indipendenza.

Gli esseri umani di ogni età sono più sereni e in grado di esprimere il proprio potenziale creativo se sentono che al loro fianco ci sono persone fidate che verranno loro incontro in caso di difficoltà.
L’esigenza di una figura di attaccamento come base sicura personale non è quindi limitata ai bambini.

Paradossalmente la personalità sana non si rivela assolutamente indipendente come indicano gli stereotipi culturali. Una persona sana crea rapporti di interdipendenza: in alcune occasioni chiede aiuto agli altri, in altre occasioni offre il suo aiuto. E’ quindi capace di cambiare ruolo se la situazione cambia nel rispetto del principio della reciprocità. La salute nell’adulto sta nella pulsazione fra queste due dimensioni dell’offrire una base sicura e del chiedere una base sicura.

Secondo Bowlby la felicità o l’infelicità di una persona è fortemente influenzata dalle prime esperienze affettive con l’adulto di riferimento. Il nostro cervello però è plastico, quindi il cambiamento è sempre possibile. Fare esperienze diverse da quelle vissute nella prima infanzia può cambiare i modelli di attaccamento di una persona. Il cambiamento è favorito dall’incontro affettivo sano. La Biodanza offre un ambiente arricchito di gesti, carezze, sguardi accoglienti, parole qualificanti; costituisce una fonte di nutrimento affettivo che permette di sanare o compensare sofferenze del passato favorendo la creazione di nuovi legami affettivi sani fondati sull’amore.

 

6° Symposium di Educazione Biocentrica - Relatori e Relatrici - Graziella Cortassa

MANUELA LEVI

Mi chiamo Manuela, sono facilitatrice di Biodanza, pedagogista e counselor. Sono inoltre mamma di due meravigliosi ragazzi: Sophia e Federico.

Vivo a Milano dove ho lavorato diversi anni come educatrice in vari ambiti: minori, stranieri, disabilità, anziani.

Nella mia esperienza professionale, a contatto con varie fragilità, ho compreso che l’elemento che genera maggior sofferenza è la solitudine.

Quando ho incontrato Biodanza ho sentito fortemente che poteva essere uno strumento prezioso per creare relazioni significative, affettive e salutari portando un maggior benessere non solo a persone che vivono situazioni di sofferenza, ma a tutti noi.

Attualmente conduco un corso di Biodanza a Paderno Dugnano (Milano) e lavoro come educatrice professionale in una RSA.

6° Symposium di Educazione Biocentrica - Relatori e Relatrici - Graziella Cortassa

ANTONELLA MINA

Mi chiamo Antonella Mina, vivo a Torino, sono una facilitatrice di biodanza e una counselor.
Ritengo di essere una persona eclettica, che ama la vita e osa mettersi in gioco.
L’autrice D. Mariechild ha scritto: Abbi fiducia in quella piccola voce cristallina che dice “questo potrebbe funzionare, provalo “.
Questa frase riassume la mia attitudine nello sperimentare seguendo l’istinto.

Da quando ho provato la biodanza, è stato subito un amore viscerale, un incontro profondo con me, con i miei desideri e le necessità del mio corpo. Attraverso le vivencie, ho avuto modo di esprimere tutto ciò che la mia razionalità bloccava liberando il mio istinto.
Un’altra mia grande passione è il teatro che, da una decina d’anni, sperimento in varie forme.
Appena prima della laurea ho iniziato a lavorare in una università della mia città, occupandomi inizialmente dell’organizzazione di master universitari e successivamente dell’organizzazione di eventi.
Conduco con passione e gioia un settimanale di biodanza.